Questo articolo fa parte di una web series:

  1. A mi manera: Il Tai

  2. La Malvasia di A Mi Manera: Territorio e Degustazione

  3. I tappi di Amimanera

  4. A Mi Manera | Vasi vinari e Cuveé Bianco

  5. La vinificazione in anfora | A Mi Manera

Siamo nuovamente da A Mi Manera, nel territorio di Lison di Pramaggior, assieme a Toni Bigai che ci accompagna alla ri-scoperta dei mille profumi e sapori della Malvasia allevata in questo territorio.

Il vino migliore viene prodotto in collina, perché il terreno è argilloso. La collina, però, soffre di un'esposizione geografica, mentre noi abbiamo lo stesso terreno argilloso totalmente in pianura. Quindi, abbiamo la fortuna di prendere il sole dalla mattina alla sera.

Una dei vini che caratterizza di più la produzione di Toni Bigai è appunto la Malvasia, che non è mai stato oggetto di nessuna denominazione particolare in questo territorio benché ci sia un forte legame storico tra questo vitigno e la zona di Lison.

La prima bolla di trasporto dall'isola di Malvasia a Venezia è del 1.142. I veneziani hanno sempre attinto da qui e sapevano bene dove attingere le loro produzioni di uva per vinificare. La malvasia allevata a Lison ha fatto la fortuna dei veneziani. Una storia che questo territorio ha scordato…Sono rimasto l’unico a coltivarla.

La Malvasia qui produce dei piccoli grappoli spargoli, dei vini ottimi, molto fruttati, saporiti, semi-aromatici. Se si produce poco non è necessario intervenire con nessun sistema di fertirrigazione o di fertilizzazione. Se si produce poco la Malvasia ha le uve proprio dorate, fragili, che si possono vendemmiare senza l'ausilio della forbice e produce delle uve proprio edibili, buonissime da poter mangiare. La Malvasia è un’uva quasi da tavola, se vogliamo, talmente è buono il grappolo. Con una macerazione medio lunga escono questi sentori, questi profumi, che sono dati proprio dal terroir, dai lieviti autoctoni, che questa uva ha in questo territorio da secoli.

 

La Degustazione

La Malvasia di A Mi Manera ha due caratteristiche:

  1. È profumatissima;
  2. Non è limpida.

La scelta di non filtrare la sua Malvasia è datata. Toni ci ha raccontato com’è arrivato a questa scelta.

Mi è successo, il primo anno, ho avuto un consulente, un enologo mio compagno di classe ceco, che è venuto ad assaggiare prima di imbottigliare i miei prodotti e mi ha detto: "questo vino è torbido?...Imbottiglialo così…. Quelli erano anni in cui il vino non era biologico o biodinamico, ma l’ho ascoltato. L’ho imbottigliato senza filtrarlo.

Il giorno dopo sono rimasto paralizzato quando ho visto il vino torbido. Sono rimasto 6 mesi senza poterlo vendere, perché nessuno allora concepiva un vino non filtrato. Poi, per caso, è andata nel bicchiere di un giornalista ed….., da allora, non l’ho più filtrato perché esprime al massimo un concetto proprio di profumi, di personalità.

Abbinamento

Abbiamo chiesto un consiglio su cosa abbinare a questa malvasia in una cena con gli amici…

La riposta di Toni è stata, come al solito, fuori dalle righe…

 

Qualsiasi cosa che mentre la prepari pensi ai tuoi amici, perché la cucina, insieme al vino, è un connubio importante. Ti consiglio di fare bella figura, di rinfrescare questo vino, di metterlo in un bicchiere idoneo e di festeggiare con i tuoi amici il connubio della Malvasia di Toni Bigai e quello che ho preparato per voi.

Toni è una persona che va conosciuta Quindi, il nostro invito è di andare assolutamente a trovarlo

Però, prendetevi un po' di tempo, questo per esperienza...

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