AcinoNobile da Toni Bigai di A Mi Manera

Amimanera utilizza tutti i possibili vasi vinari: dall'anfora, al cemento, all'acciaio e alle botti di legno, specificatamente in barrique e tonnaux. La loro importanza è predominante nei cuvèe A Mi Manera rosso e bianco, che derivano dai residui degli imbottigliamenti. In particolare, vengono riempiti tutti quanti i vasi vinari a seconda delle tipologie e successivamente durante il passare dei mesi assemblati per tipologia di vaso vinario. Il risultato è un vino che arriva dunque un po' dall'acciaio, un po' dal cemento, un po' dal legno e un po' dall'anfora.

Abbiamo assaggiato A Mi Manera bianco, che oltre ad essere un riassunto di tutti i vasi vinari utilizzati, lo è anche di tutte le uve dell'azienda. Deriva infatti dall'assemblaggio del Tai, del Tocai, dello Chardonnay, della Malvasia Istriana -anfora, legno e acciaio, del Trminer, del Picolit, i cui resuidi vengono assemblati e imbottigliati così come sono, per dare vita a un prodotto complesso, veramente impegnativo, che non ha nessuna denominazione di origine, non essendo nemmeno un IGT. E' un semplice vino da tavola di una volta che però è divenuto emblema, orgoglio ed eccellenza. Inoltre ogni anno ha percentuali diverse, sebbene il Tocai la faccia sempre da protagonista (70%).

Se volete veramente toccare con mano e con i sensi dovete togliervi solo uno sfizio: prendere la macchina e trascorrere un pomeriggio ad assaggiare i prodotti di A Mi Manera, che riesce sempre a racchiudere il cuore dei suoi prodotti dentro le sue bottiglie.

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