Tappo Vite o Tappo Sughero?

Il tappo vite sta diventando sempre più comune nelle nostre bottiglie. Malgrado ciò, il consumatore continua ad attribuirgli un valore negativo. In realtà, ha molti vantaggi ed il suo uso è necessario per poter importare del vino in molti Paesi del Nord Europa. Con Luciano Piona, titolare dell’azienda agricola Cavalchina, parliamo dei pregi e difetti di questa soluzione tecnologica.

Cosa ne Pensa del Tappo a Vite?

Io sono un sostenitore dell’uso del tappo vite per alcuni vini. Certo, perdiamo la poesia, l’incertezza e la riconoscibilità dell’eventuale difetto. Ma a livello strettamente tecnologico, per alcuni vini, il tappo vite è superiore. La ragione è che l’ossigeno è motore di invecchiamento. Il tappo vite permette di preservare il vino dal contatto con l'ossigeno. Per cui, tra virgolette, aumenta la longevità dei vini. Inoltre, il fatto che ci sia meno presenza di ossigeno permette anche di ridurre leggermente l'apporto di antiossidanti come l'anidride solforosa garantendo una maggiore salubrità del vino. Un altro vantaggio è garantire una maggiore certezza circa la qualità del vino nel tempo. I tappi vite si comportano in modo assolutamente uguale. Quindi, dopo 3 anni 4 anni in sughero, spesso, in sei bottiglie ho 6 vini diversi. Diversamente, con il tappo vite ho bottiglie molte meno differenti. Questo è molto importante, soprattutto nel settore della ristorazione, dove i vini sono proposti in abbinamento a piatti diversi. Per cui, avere certezza sulla qualità dei sentori e delle note proposte garantisce una maggiore soddisfazione del consumatore finale.

C’è differenza tra vini rossi e vini bianchi?

Dipende dal vino. Per i vini rossi che vengono bevuti nell’arco dei tre anni, non ci sono differenze sostanziali. Diverso è il caso di vini che fanno un lungo affinimento, come l’Amarone ed il Barolo, per cui non abbiamo dei dati statistici significativi.

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