Gli Italiani lo fanno meglio... da oltre 6000 anni

Che l'Italia fosse il luogo ideale per la viticultura già lo si sapeva, ma che le produzioni italiche di vino fossero tra le più antiche del pianeta, risalenti a 6000 anni fa, questa è una vera novità. Infatti, fino ad oggi, le prime testimonianze di vera viticultura risalivano circa al 1.200 A.C.

Il ritrovamento di giare dell'età del bronzo contenenti tracce organiche di cremor tartaro e del suo sale di sodio, che si sviluppa naturalmente durante la fermentazione del vino, è avvenuto nel 2012 in una grotta del monte Kronio vicino Agrigento da parte di un gruppo internazionale composto dall'Università della Florida, l'Università di Catania, il CNR e la sovrintendenza ai beni culturali di Agrigento.

Prima di questa scoperta il vino più antico italiano risaliva a 3000 anni fa a Oristano in Sardegna. Infatti nel 2015 erano stati ritrovati in un pozzo usato per refrigerare gli alimenti, circa 15.000 vinaccioli che dimostravano la presenza di una viticultura autoctona

Ben più antico è il ritrovamento in Iran in una giara di terracotta di tracce di quello che si può considerare il più antico esempio di bevanda ottenuta dall'uva. le analisi hanno determinato il periodo di produzione nel 5.100 A.C. quindi 1000 anni più antico del ritrovamento italiano. Ma la vera differenza tra il ritrovamento italiano e quello iraniano consiste nel fatto che dalle ricerche condotte dall'archeologo Davide Tanasi, le tracce trovate sui resti italiani, sono di una vera fermentazione alcolica. Inoltre, differentemente da altre ipotesi che sostenevano che la vite fosse importata dai Greci intorno al 1.200 A.C., qui si tratta di vitigni autoctoni, coltivati o spontanei, risalenti 3000 anni prima della colonizzazione da parte dei Greci.

Quello che le prossime ricerche forse ci diranno del vino italiano è se il vino fosse rosso o bianco.

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