Spinale: l’Aglianico del Vulture naturale che racconta la Basilicata

Siamo nel cuore della Basilicata, a Melfi, tra le colline che danno vita a uno dei vitigni più affascinanti del sud Italia: l’Aglianico del Vulture. Qui abbiamo incontrato Pasquale Nigro e Michele Maddalena, anime di MiMa – acronimo delle loro iniziali – due giovani vignaioli che stanno rivoluzionando il concetto di Vino Naturale con una filosofia semplice e profonda: Rispetto per la Terra, per il Tempo e per il Vino.

Un vino naturale che colpisce al primo sorso

Ci hanno già stupito con il loro Camarda, ma oggi parliamo dello Spinale, un Aglianico al 100% che porta il soprannome di Famiglia e rappresenta in pieno la loro visione autentica e territoriale.

Prodotto con fermentazione spontanea in acciaio e affinato per 18 mesi in tonneaux, lo Spinale subisce anche una Fermentazione Malolattica che ne ammorbidisce il carattere. Prima della messa in commercio, il vino riposa per ulteriori 6 mesi in bottiglia. Il risultato? Un vino Strutturato, Elegante, ma incredibilmente Equilibrato.

Due interpretazioni, una sola anima

La particolarità dello Spinale è che viene prodotto in due versioni:

  • Affinato in legno (tonneaux): per chi ama la Complessità, le Sfumature Speziate e la struttura tipica dell’Aglianico del Vulture.

  • Affinato in anfora: dallo stesso vigneto e con la stessa uva, questa versione fermenta e matura per 12 mesi in anfora e altri 8 mesi in bottiglia. Una declinazione più Fine, Vibrante e Minerale, pensata per chi cerca un’espressione più essenziale del vitigno.

Profumi, tannini ed emozioni

Nel calice troviamo tutte le sfumature classiche dell’Aglianico: ciliegia matura, confettura, cacao, cuoio e una nota di liquirizia delicata ma presente. I tannini sono vivi ma setosi, ben integrati in un corpo che, pur toccando i 13.5 gradi alcolici, non risulta mai pesante o aggressivo.

Il vino entra morbido, si allarga sul palato con eleganza e chiude asciutto, con una persistenza che racconta il territorio e la passione di chi l’ha prodotto.

Gli abbinamenti perfetti? La tradizione lucana nel piatto

Lo Spinale è un vino importante, che richiede piatti all’altezza. Perfetto con gli arrosti, i primi al ragù, la cacciagione e, perché no, un bel cinghialetto in umido. Insomma, un vino da tavola sì, ma di quelle tavole dove si celebrano i sapori veri e le cotture lente.

Produzione limitata, passione illimitata

Ogni versione dello Spinale viene prodotta in appena 650 bottiglie, rendendolo un vino raro e prezioso, frutto di una lavorazione artigianale dove ogni passaggio è curato con amore e dedizione. Un vero gioiello del vino naturale italiano.

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Cin cin e alla prossima scoperta naturale! 🍷

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