Il Pinot Nero Riserva di Kellerei Bozen: eleganza altoatesina in ogni sorso

Siamo nella barricaia di Cantina Bolzano (Kellerei Bozen) per degustare un calice che racchiude tutta l’eleganza del Pinot Nero di montagna: la Riserva 2020, un vino raffinato, persistente e con una storia da raccontare.

Una cantina costruita per rispettare l’uva

La Kellerei Bozen nasce nel 2001, ma è nel 2018 che si trasferisce nella nuova, innovativa struttura progettata per sfruttare ben 35 metri di dislivello naturale. La vinificazione avviene suCinque Livelli in Caduta, un sistema che permette di lavorare senza stressare l’uva, mantenendola integra il più a lungo possibile.

Il risultato? Vini più Puliti, che esprimono con precisione le caratteristiche varietali delle uve da cui nascono. Una filosofia produttiva che si riflette pienamente anche nel Pinot Nero Riserva.

Pinot Nero Riserva 2020: il cru più importante

Il vino che abbiamo nel bicchiere è un Pinot Nero Riserva 2020, il più importante tra i cru di Kellerei Bozen. L’uva proviene da vigneti situati a 750 metri di altitudine, una delle quote più alte per il Pinot Nero in Alto Adige, dove questo vitigno sta trovando sempre più spazio.

La vinificazione avviene in tini troncoconici da 50 ettolitri, con follatori automatici per mantenere umida la vinaccia. Dopo una sosta post-fermentativa sulle bucce, il vino matura per un anno in barrique e affina qualche mese in bottiglia prima di uscire sul mercato.

Eleganza, equilibrio e memoria gustativa

Il Pinot Nero Riserva di Kellerei Bozen colpisce sin da subito per il suo Colore Vivo e Luminoso, ma è al naso e al palato che rivela tutta la sua complessità.

Le Note Fruttate di prugna dominano la scena in gioventù, mentre con il tempo emergono Sentori Speziati più maturi. La Nota Legnosa è ben integrata, mai invadente: non c’è quella vaniglia che spesso copre, ma piuttosto un rispetto totale per il frutto e per il territorio.

Ciò che sorprende davvero è la Persistenza: pur essendo un vino accessibile e piacevole alla beva, lascia una traccia gustativa lunga e memorabile, una “memoria” che resta anche dopo aver poggiato il calice.

Cru a confronto: Bachmann e Thalman

Un tempo i due cru aziendali venivano uniti in un’unica etichetta, ma oggi Bachmann e Thalman sono vinificati separatamente per esprimere al meglio le peculiarità dei rispettivi vigneti. Bachmann proviene da viti più giovani ed è un Pinot Nero Riserva più veloce, diretto e accessibile, senza però rinunciare a struttura e finezza.

Abbinamenti: tra cacciagione e formaggi d’Alto Adige

Con un calice così elegante, i piatti della Tradizione Altoatesina trovano il loro alleato ideale. Un classico abbinamento? Cacciagione con confettura di frutti di bosco, che richiama gli stessi sentori nel vino.

Ottimo anche con formaggi stagionati non troppo saporiti, per esaltare l’equilibrio del sorso senza sovrastarne la delicatezza.

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