Intervista a Mimma Zingale, Brand Ambassador di Bertani

ACINONOBILE - Chi è Bertani?

Bertani è qualcosa che ha che fare con la storia un del nostro bel Paese e che nasce ancora prima dell'unità d'Italia. E' un'azienda storica che nasce nel cuore della Valpolicella. Nasce in Valpantena, che è un cru della Valpolicella, nel lontano 1857.

Nasce per opera di due fratelli che erano dei proprietari terrieri. Sicuramente tra le famiglie più ben viste di Verona, ma anche dei personaggi attivi della vita politica ed economica veronese. Il 1857 coincide con l'inizio dell'attività commerciale.

Per darvi un'idea anche della grande lungimiranza di questi due fratelli, basti pensare che dopo 30 anni dall'inizio della loro attività, l'Azienda aveva già un importatore negli Stati Uniti. Quindi, in anni in cui il vino si vendeva sfuso, Bertani lo imbottigliava, lo etichettava e raggiungeva tranquillamente tutto il mondo.

Il primo vino che fecero fu il celebre Secco Bertani e a seguire poi tutti gli altri. I Fratelli Bertani andarono a Bardolino, comprarono una cantina, dei vigneti. La stessa cosa fecero nella zona del Soave Classico. Per cui, in realtà, nei primi del novecento andavano a produrre tutte le Doc ancora prima che divenissero Doc.

A distanza di cent'anni, Bertani sente l'esigenza di fare un vino che potesse essere frutto di un progetto ben definito, di una zona territoriale ben definita e che desse vita alla grande storia che noi oggi conosciamo, che è quella dell'Amarone Classico Bertani.

L'amarone classico Bertani quindi arriva dalla nostra tenuta di Novare, che si trova nel cuore della Valpolicella classica, dando inizio nel '58 a questa fortunata storia dell'Amarone Classico Bertani

ACINONOBILE - Quali sono i prodotti di punta?

I vini icona di Bertani sono diversi:
Sicuramente il primo a cui penso è il celebre Secco Bertani, che è stato il primo vino che l'azienda ha prodotto nel 1857. E' stato un vino rivoluzionario che ha veramente stravolto la comunità veronese perché, a quei tempi, si usava bere un vino un po' dolce. Sappiamo, però, che i Bertani appresero tutto il loro know how in Francia e, in particolar modo in Borgogna, dove loro conoscevano già l'arte della vigna e l'arte di vendere il vino. Prima di cominciare l'attività si rifugiarono per circa quattro anni e riuscirono ad entrare in contatto con il professor Guyot, dal quale oggi noi conosciamo il famoso sistema di allevamento e anche con il professor Pasteur, colui che ha creato il metodo per la pastorizzazione, per la conoscenza dei lieviti. Per cui, loro quando ritornarono a Verona decisero di condividere tutta questa conoscenza cominciando a fare un vino che per la prima volta non doveva essere rivolto solo alle piccole osterie, ma soprattutto all'alta ristorazione. Per cui, decisero di fare un vino che fosse senza residuo zuccherino, per la prima volta, e che quindi fosse secco. E da lì il celebre nome, appunto, Secco Bertani, che ancora oggi ci accompagna e accompagna le tavole di tantissimi nostri followers, se così possiamo definirli.

L'amarone è frutto di un uvaggio. Noi, per nostra filosofia aziendale, utilizziamo esclusivamente la Corvina, per quasi l'80%, e la Rondinella per il 20%. E' grazie a Bertani che poi l'amarone ha fatto questo passo in avanti nel mondo e che oggi tutti quanti ci conoscono e ci invidiano. Si racconta che negli anni anni cinquanta capitava molto spesso che grandi quantità di Recioto divenissero secche, perché la fermentazione non si arrestava al momento giusto e quindi questo vino diventava amaro. C'è da dire che in quegli anni non si riusciva a vendere un vino di questo tipo, perché i palati erano abituati a un gusto più dolce. I Bertani decisero di farsi aiutare da un enologo dell'Università Enologica di Asti: il Professor Ernesto Barbero. Lui, quando arrivò qui cantina, capì subito le potenzialità di questo vino, cioè che era un vino che se andava sistemata un po' nel suo residuo zuccherino, nel suo livello di acidità poteva dare delle caratteristiche uniche. A distanza di 20 anni, in una fiera a New York, si apre la prima bottiglia del '58 e si scopre che quel vino, che era rimasto conservato, quasi non voluto per tanti anni era diventato un vino emozionante, dalla grandissima struttura, dal grande corpo, dalla grande longevità.

Vino a me molto caro è il Soave, che oggi noi definiamo vintage perché, appunto, risale a ad un'etichetta degli anni 30 anni. Anni in cui la Bertani, in realtà, era la fornitrice ufficiale della Casa Reale dei Savoia. E fu per questo motivo che noi abbiamo avuto il grande onore di poter essere tra i protagonisti della tavola durante il pranzo dell'incoronazione di Re Giorgio VI d'Inghilterra. Oggi rifacciamo, a distanza di tantissimi anni, un vino che ha la stessa ricetta, la stessa bottiglia chiaramente nella sua versione appunto vintage.

Ma la lista delle bottiglie prodotte dalla bertani conta 18 tipi differenti che potrete vedere nel loro sito https://www.bertani.net/it/vini

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