Da un quintale di uva… 8 litri di vino. Ma che vino! Noi l'abbiamo definito un 9 acini, il valore più alto nella nostra classificazione dei vini.

 

Questo Passito, prodotto a San Severino Marche da Dante Duri, è un bianco, nonostante il colore possa trarre in inganno, perché è vinificato in bianco. È un bianco Passito, ottenuto da uve vernaccia di Serrapetrona.

 

Al naso sono palesi profumi di amaretto, di miele di castagno, di spezie come il pepe e la cannella.

 

In bocca in bocca ritorna il miele, soprattutto in retrogusto; c'è la nocciola, ovviamente c'è l'uva passa, c'è anche la prugna, e la susina.

 

La produzione di Dante Duri è davvero curata in ogni dettaglio. Ogni grappolo viene sistemato e perfezionato a mano, eliminando gli acini non perfetti, prima della vendemmia. È per questo motivo che le rese sono più basse del previsto.

 

Le viti da cui provengono le sue uve hanno circa 60 anni, quindi non sono viti giovani, che ha ereditato dal padre.

 

Dei 50 quintali di produzione che fa, 35 vengono messi ad appassire nei graticci, mentre 15 vengono messi ad appassire nelle cassette. Si, ma nei graticci lui proprio taglia il grappolo con attaccato un pezzo di tralcio che poi viene appeso.

 

Dopo sei mesi di appassimento, avviene un'ulteriore selezione, sempre a mano, con le forbicine. Vengono così tolte via le muffe e i difetti.

 

Dopo questi sei mesi di appassimento, in cui raggiungono l'obiettivo che si prefiggono, con circa 280-300 grammi al litro di zuccheri, pigiano finalmente l'uva.

 

Il risultato è una crema di uva, che viene poi purificata col freddo, e a quel punto dopo vari passaggi arriva alla bottiglia finalmente.

 

Abbinamenti: Strudel o crescia fogliata, dolce tipico marchigiano.  Ma sicuramente anche con del formaggio stagionato, aggiungendoci un po' di miele di castagno magari, visto che lo ricorda.

 

Complementi veramente Dante! È un vino ad assaggiare!

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