Tempo fa vi avevamo raccontato delle dodici bottiglie di Bordeaux Petrus, da 5mila euro l'una, che erano state spedite sulla stazione spaziale Iss. Ecco, dopo 438 giorni e 300 milioni di chilometri, passati girando intorno alla nostra amata terra, queste dodici bottiglie sono state rispedite indietro con il cargo Dragon di SpaceX, del caro Elon Musk, insieme a 320 piantine di Merlot e Cabernet Sauvignon.

E dopo un bel tuffo nel mare del Messico, nel gennaio del 2021, queste dodici bottiglie, protette da loro involucro di acciaio, si sono riunite con le altre 12 gemelle che hanno fatto il loro affinamento sulla terra.

Bene, queste bottiglie sono state protagoniste della verticale più fantascientifica della storia. A onor del vero, non si tratta di una semplice verticale, ma di un esperimento scientifico, del progetto Wise della lussemburghese Space Cargo Unlimited, che mira a capire come la microgravità ha influenzato il processo di invecchiamento, sia del vino che delle barbatelle.

E mentre le analisi chimiche sono ancora in corso, e bisognerà aspettare un po' di tempo per i risultati, i dodici fortunati degustatori hanno potuto partecipare a una verticale alla cieca, a Bordeaux. E le impressioni sono state sorprendenti.

Il vino aveva variazioni sia al colore, che al naso, che ovviamente al gusto.

Il vino tornato dallo spazio presentava in maggior quantità sfumature color marrone chiaro, ma anche tonalità rubino con riflessi color mattone, e sfumature superficiali più rosa.

Al gusto e al naso, le note floreali che il Petrus assume con il tempo, nel Petrus spaziale erano già decisamente marcate. Il Petrus stellare appariva invecchiato di addirittura qualche anno. In più il tannino spaziale era più morbido rispetto alla forza del tannino terrestre.

Tutti sono comunque concordi sul fatto che sia sulla terra che sullo spazio il Petrus rimane un gran vino.

Anche per quanto riguarda le piantine tornate dalla Iss, che sono poi state piantate sulla terra, sono state riscontrate delle variazioni.

In effetti, le piante mostrano i segni della microgravità: i germogli sono comparsi prima rispetto alle piantine terrestri, e si nota il fatto che siano cresciute molto più velocemente.

Le ricerche spiegheranno il perché e capirlo servirà a sviluppare viti più forti sia sulla terra che sui futuri vigneti spaziali.

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