In Portogallo, oltre al Porto e al Madeira, un vino molto rinomato è il Vinho Verde.

Con il termine Vinho Verde intendiamo una denominazione di vini prodotti nella zona più settentrionale del Portogallo, di varie tipologie: bianco, rosso e rosato.

Infatti il verde nel suo nome non è la colorazione del vino, ma è legato, molto probabilmente, al colore che predomina il paesaggio della zona di produzione; oppure alla sua acidità caratteristica, quasi fosse stato prodotto con uve ancora acerbe e dunque verdi. In effetti la vendemmia viene effettuata prima, tanto che Vinho Verde si potrebbe tradurre come "vino giovane" e deve essere consumato entro un anno dall'imbottigliamento.

La storia del Vinho Verdeva di pari passo con le sue terre d'origine, che non avevano livelli di fertilità molto alti, ma il terreno è stato reso più produttivo dall'uomo. La coltivazione della vite in quest'area cominciò tantissimo tempo fa, grazie alla corona portoghese e all'opera degli ordini religiosi.

Fino al XIII secolo la produzione di vino non era molto diffusa, ma successivamente questo cominciò ad essere consumato abitualmente dalla popolazione. Grazie all'incremento del commercio e all'espansione demografica, il vino divenne una grande risorsa dal punto di vista economico.

Nel XIX secolo il Vinho Verde cominciò a essere esportato in tutta Europa e la sua denominazione attuale fu stabilita nel 1908.

Però soltanto nel 1949 il vino ha ricevuto il riconoscimento della denominazione di origine del OIV, che gli permette di utilizzare questo nome soltanto per i vini che appartengono geograficamente al Portogallo.

Inizialmente, la leggera effervescenza del Vinho Verde derivava dalla fermentazione malolattica, che avveniva nella bottiglia. Oggi questo è considerato un difetto, ma siccome i produttori sanno che ai consumatori piace che il Vinho Verde sia un po' frizzante, ci fanno una piccola aggiunta di anidride carbonica appena prima di imbottigliarlo.

I vini vengono conservati in bottiglie opache, per nascondere la torbidità e i sedimenti che la fermentazione malolattica comunque produce. Il Vinho Verde può essere sia monovitigno che cuvée.

Affinché mantenga la sua tipica freschezza viene generalmente affinato in serbatoi di acciaio e imbottigliato poco dopo la raccolta. Solo per le specialità sono previsti una permanenza prolungata sulle fecce e l'invecchiamento in barrique. Oggi gli ettari vitati sono circa 35.000, corrispondenti al 15% dell'area vinicola nazionale. I coltivatori sono più di 30.000. Molti tengono le vigne sollevate dal suolo facendole crescere su pergolati alti due metri e mezzo. Fanno a replicare le viti agli alberi o addirittura i pali della luce, anche per liberare il terreno sottostante per altre coltivazioni di cereali frutta e ortaggi.

Il Vinho Verde è diverso da tutti gli altri vini perché ha un sapore frizzante ma al tempo stesso resta abbastanza leggero. Per questo motivo, riesce ad accoppiarsi bene a diverse tipologie di piatti.

Gli aromi e l'acidità cambiano a seconda dell'uvache viene usata durante la vendemmia. Generalmente il Vinho Verde bianco ha una gradazione alcolica più bassa, ma un'acidità maggiore. Le varianti rosé e rosse, invece, sono decisamente meno comuni e vengono prodotte in quantità minori. Queste ultime però, rispetto al vino bianco, hanno una gradazione alcolica decisamente più alta. Il vitigno più coltivato è l'Alvarinho da cui si ricava un ottimo Vinho Verde bianco, denominato vino Alvarinho, con una gradazione alcolica di 11-14 gradi e un aroma di frutti tropicali. Altre varietà tradizionali sono l'Arinto, dalla grande acidità, il Laureiro, di grande aromaticità, e il Trajadura, dal profumo delicato ma dal buon corpo, che si completano a vicenda nell'uvaggio autorizzato dalla produzione del Vinho Verde.

Si usano inoltre altre varietà autoctone, come l'Azal, di buona acidità e l'Avesso, usato soprattutto nella parte meridionale della denominazione. Il Vinho Verde rosso è fatto con i  vitigni Vinhao, Borraçal, e l'Azal rosso. Per la versione rosè sono usati Esapadal e Padeiro.

Molto spesso il Vinho Verde viene accostato al Prosecco, dal momento che entrambi hanno un gusto frizzante leggero allo stesso tempo.

Tuttavia, il vino portoghese, a differenza del Prosecco, è sicuramente più versatile e si può usare sia con i piatti di carne che di pesce, senza essere eccessivo. Il suo gradevole aroma fruttato concede un momento di relax, non solo agli appassionati, ma anche ai semplici amanti del vino.

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