Avevamo già fatto un video su questo tema un paio di anni fa ma, visto la stagione estiva, mi sento di riprenderlo. Mi capita spesso di confrontarmi con amici e clienti sulla scelta di una bollicina e spesso si discute su quale sia la migliore, le protagoniste sono più o meno sempre le stesse: Franciacorta, Trento, oltrepo', Champagne e così via. Beh il mio punto di vista è che non c’è la migliore ma la più adatta. Il giudizio di quale sia la migliore lo lasciamo pure alle varie guide del settore anche se, almeno per quanto mi riguarda, l’unico giudizio valido è dato da chi la bottiglia deve bersela.
Il problema è che quando dobbiamo scegliere una bollicina non usiamo la stessa logica di un vino fermo. Per quest’ultimo infatti si tende a sceglierlo in abbinamento a qualcosa: a qualche piatto o a qualche situazione. Per la bollicina invece si sceglie solo, o quasi, in base al proprio gusto o alle nostre abitudini. Noi veneti ne facciamo esempio: da noi, quando non si sa cosa prendere si va sul prosecco. Aperitivo, pranzo, cena, tra poco anche a colazione.
Dovremo invece fare la nostra scelta tenendo conto di che tipologia, di che gusto, di che sensazioni abbiamo voglia o abbiamo bisogno, ricordandoci che uno spumante fatto in zone diverse, anche se con le stesse uve, o meglio con lo stesso vitigno, da risultati diversi.
Quindi ora vi chiedo di scriverci, secondo le vostre abitudini o i vostri gusti, 3 proposte di bollicine diverse su 3 situazioni differenti.
Inizio io proponendo un metodo classico a base pinot nero: un oltrepo' Pavese per un pranzo con del pesce al forno; una ribolla gialla in metodo Martinotti per un aperitivo senza impegno e poi vorrei consigliare un vino che recentemente mi ha sorpreso, un metodo classico altoatesino: il rosè di Kettmeir per la precisione e questo è un vino che va veramente bene a tutto pasto.