Lacryma Christi: il vino nato da una lacrima di Gesù (secondo la leggenda)

Conoscete il Lacryma Christi del Vesuvio? Probabilmente i nostri lettori campani sì, ma per tutti gli altri: parliamo di un vino DOC unico al mondo, coltivato sulle pendici del Vesuvio, in un territorio vulcanico ricco di storia, fascino e minerali.

La leggenda del Lacryma Christi

Il nome di questo vino è avvolto nel mistero e nel mito. Una delle leggende più suggestive racconta che Gesù scese sulla Terra per incontrare un Eremita senza Peccato. Vedendolo dissetarsi con una bevanda dal sapore orribile, si commosse profondamente. Le sue lacrime caddero nel recipiente e, miracolosamente, trasformarono quel liquido in un vino eccellente. Da qui, il nome: Lacryma Christi, ovvero "lacrima di Cristo".

Un vino che nasce dal Vesuvio

Leggenda a parte, sappiamo che per secoli la produzione del Lacryma Christi fu affidata ai frati cappuccini di Torre del Greco. Ed è proprio il Terreno Vulcanico, Fertile e Ricco di Minerali, a favorire la coltivazione di vitigni autoctoni che danno vita a questo vino straordinario.

Le tipologie di Lacryma Christi: rosso, bianco e rosato

Il Lacryma Christi si presenta in tre versioni principali: rosso, bianco e rosato, ciascuna con caratteristiche uniche.

Lacryma Christi Rosso e Rosato

  • Composto da almeno 80% Piedirosso e/o Sciascinoso, con un massimo del 20% di Aglianico.

  • Il rosso ha un colore rubino intenso, profumi di frutta rossa e spezie, gusto secco, armonico e corposo.

  • Il rosato, dal colore variabile, conserva i profumi del rosso con un sapore più asciutto e fresco.

Abbinamenti consigliati:
Ragù napoletano, arrosti, selvaggina, polenta con sughi di carne, formaggi piccanti, torte salate, risotti e naturalmente i mitici purpetielli affogati.

Lacryma Christi Bianco

  • Ottenuto da almeno 80% di Coda di Volpe e/o Verdeca, con il restante 20% di Falanghina o Greco.

  • Esiste anche nelle versioni spumante e liquorosa.

  • Ha un colore giallo paglierino con riflessi dorati, profumi di mela cotogna, banana, pesca e ananas.

  • Il gusto è secco, leggermente acidulo, strutturato e molto persistente.

Abbinamenti ideali:
Zuppe di pesce, crostacei, risotti (come quello con spigola e asparagi), verdure con formaggi freschi, impepata di cozze, tortini di ricotta alle erbe.

Una produzione d’eccellenza campana

Le uve del Lacryma Christi vengono coltivate esclusivamente in 15 comuni dell’area pedemontana del Vesuvio, ad alta vocazione vinicola. È riconosciuto come DOC Vesuvio, e l'appellativo "Lacryma Christi" può essere usato solo se:

  • la resa in vinificazione non supera il 65%

  • il titolo alcolometrico minimo è del 12%

  • la composizione dei vitigni rispetta il disciplinare

Oltre il 90% della produzione rientra in questa sottodenominazione, mentre il resto viene imbottigliato semplicemente come “Vesuvio DOC”.

Lacryma Christi: un vino, una leggenda, una meraviglia del Sud

In tutte le sue versioni, il Lacryma Christi del Vesuvio è uno dei simboli più nobili dell'enologia campana. Racchiude nella bottiglia Tradizione, Territorio, Spiritualità e Gusto.

💬 E tu? Hai mai assaggiato il Lacryma Christi? Quale versione preferisci e con cosa l’hai abbinato? Raccontacelo nei commenti!

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