Sapete cosa hanno in comune il Barolo e il Barbaresco? Questa è facile! Sono due vini DOCG che provengono al 100% dallo stesso vitigno, che viene coltivato nelle Langhe, ma anche in comuni differenti.

Il vitigno è il Nebbiolo, che possiamo definire il vero Re del Piemonte. E' un vitigno autoctono a bacca nera con le radici più lunghe in assoluto, quasi 7 metri, che permettono di estrarre e di riportare sul vino le caratteristiche delle varie stratificazioni del terreno.

Infatti, molto spesso troviamo differenze all'olfatto e al palato non solo a distanza di qualche KM, ma addirittura tra vigneti vicini.
E' un'uva che si raccoglie verso fine ottobre e sembra una delle motivazioni che ne determina il nome Nebbiolo, perché nel periodo di raccolta la nebbia invade facilmente i territori piemontesi.

E' un vino che possiamo definire nobile, che si presta in maniera magnifica all'invecchiamento. Infatti, è veramente facile bere ottimi vini a base di questo vitigno.

IL BAROLO

Ma torniamo al quesito: differenza tra Barolo e Barbaresco. Può definirsi Barolo il vino prodotto da uve 100% Nebbiolo proveniente da 11 comuni piemontesi tra cui, ovviamente, Barolo e per disciplinare, deve fare almeno 38 mesi d'invecchiamento di cui 18 in legno, che diventano 62 mesi, di cui 18 in legno, per il Barolo Riserva. 

IL BARBARESCO

Può definirsi Barbaresco, invece, il vino da uve 100% Nebbiolo prodotto in quattro comuni: Barbaresco, Neive, Treiso e in piccolissima parte ad Alba. Si può denominare Barbaresco solo dopo 26 mesi d'invecchiamento, di cui 9 in legno, che diventano, nella versione Riserva, 50 mesi per almeno 9 in legno. Questi vini si addicono perfettamente a preparazioni piemontesi di carne cotta a lungo, formaggi stagionati e tartufo.

Ma il Nebbiolo non è utilizzato solo da questi vini. Ricordiamo il Valtellina Superiore, il Roero, il Carema, il Langhe Nebbiolo, il Nebbiolo d'Alba e molti altri. Tra l'altro non solo coltivati in Piemonte.

Due degni rappresentanti di Barolo e Barbaresco sono: Paesi Tuoi di Vite Colte, un Barolo che è sostanzialmente un assemblaggio tra uve provenienti dall'area del tortonese e dall'area elveziana, e il barbaresco 2014 dell'azienda Pio Cesare assemblaggio di uve provenienti solo da territori di proprietà.

 

ENG Version

Do you know what Barolo and Barbaresco have in common? That's easy! They are two DOCG wines that come 100% from the same grape variety, which is cultivated in the Langhe region, but also in different municipalities.

The grape variety is Nebbiolo, which can be defined as the true king of Piedmont. It is a native black grape variety with the longest roots, almost 7 meters, which allow to extract and reflect on the wine the characteristics of the various soil layers.

In fact, very often we find differences in smell and taste not only at a distance of a few kilometers, but even among neighboring vineyards. It is a grape that is harvested towards the end of October and seems to be one of the reasons that determines its name Nebbiolo, because during the harvest period, fog easily invades the Piedmont territories.

It is a wine that we can define as noble, which lends itself magnificently to aging. In fact, it is really easy to drink excellent wines based on this grape variety.

BAROLO
But let's get back to the question: what is the difference between Barolo and Barbaresco? Barolo can be defined as the wine produced from 100% Nebbiolo grapes from 11 Piedmontese municipalities, including, of course, Barolo, and according to regulations, it must be aged for at least 38 months, of which 18 in wood, which become 62 months, of which 18 in wood, for Barolo Riserva.

BARBARESCO
Barbaresco, on the other hand, can be defined as the wine from 100% Nebbiolo grapes produced in four municipalities: Barbaresco, Neive, Treiso, and in a very small part in Alba. It can only be called Barbaresco after 26 months of aging, of which 9 in wood, which become 50 months, of which at least 9 in wood for the Riserva version. These wines are perfectly suited for long-cooked Piedmontese meat preparations, aged cheeses, and truffles.

But Nebbiolo is not only used in these wines. We also remember Valtellina Superiore, Roero, Carema, Langhe Nebbiolo, Nebbiolo d'Alba, and many others. Moreover, they are not only cultivated in Piedmont.

Two worthy representatives of Barolo and Barbaresco are: Paesi Tuoi by Vite Colte, a Barolo that is essentially a blend of grapes from the Tortonese and Elvezian areas, and the 2014 Barbaresco from Pio Cesare, a blend of grapes from only their own territories.

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