Lo sapevate che il Moscato è il vino aromatico più diffuso in Italia?
Con l'appellativo di Moscato si intende indicare una famiglia di vitigni da cui derivano gli omonimi vini, e le cui origini si trovano nel bacino medio-orientale del Mediterraneo. Oggi è coltivato in tutta Italia, in diverse varianti. Ce ne sono sia a bacca bianca che a bacca nera.
Il nome Moscato invece risale al tardo Medioevo, e deriverebbe da 'muscum', il muschio, per il profumo tipico dell'uva e del vino simile a un essenza, particolarmente dolce e molto apprezzata all'epoca, estratta dalle ghiandole di un piccolo tipo di cervo, che è il mosco siberiano. Per altri, l'etimologia più probabile è invece da collegare alla noce moscata.
La diffusione di questi vitigni nel nostro Paese avvenne per opera degli antichi Greci, che iniziarono la coltivazione nelle colonie della Magna Grecia.
Nel resto del mondo invece avvenne principalmente grazie ai veneziani e ai commerci della Repubblica Serenissima, che li fece conoscere fino in tutto il Nord Europa.
Un tempo era considerato un vino da ricchi, e la sua coltivazione si è diffusa velocemente grazie al volere delle classi agiate. Nonostante i viticoltori fossero spesso restii a lavorarlo per la difficoltà di ottenere il vino Passito.
Oggi fuori dall'Italia si può trovarlo in Francia, Spagna, Germania, Europa dell'Est, Grecia e anche in Sudafrica.
La varietà a bacca bianca, che è anche la più pregiata, consente di ottenere un vino particolarmente dolce, le cui caratteristiche organolettiche derivano essenzialmente dal procedimento di appassimento degli acini.
Come tutti i vini Passiti, anche il Moscato prevede tempi di preparazione piuttosto lunghi e una notevole propensione da parte dei viticoltori.
Tra le varietà di Moscato abbiamo:
Questi sono solo alcune tipologie, ma ci sono tante altre varietà di Moscato.
La caratteristica che le accomuna tutte è rappresentata dalla dolcezza e aromaticità derivante da profumi primari concentrati negli acini giunti a perfetta maturazione. È proprio il grado di maturazione a influenzare soprattutto il sapore e il bouquet di questi vini, che hanno spesso un retrogusto di anice, salvia e frutta rossa matura.
Il Moscato dà vita anche a interessantissimi vini bianchi secchi, come il Valdostano Muscat di Chambave, e il Moscato Alto Adige Doc, noto anche come Goldmuskateller, che hanno in comune con gli altri i profumi freschi e golosi di frutta, ma al palato sono secchi, ideali come aperitivo e in abbinamento a piatti particolarmente aromatici.