Tutti noi siamo abituati a vedere la vite coltivata in filari, basta girare per le campagne e vedremo filari a perdita d'occhio, meno diffusa ma molto affascinanate è la vite ad alberello ma non dimentichiamo i pergolati trentini o mille altri modi di coltivare i vigneti. Ma la vigna che mi ha completamente stupito è la vigna ad Alberata

cosa si intende per coltivazione ad alberata delle vigne?

L'alberata è un sistema di coltivazione delle viti ancora diffusa soprattutto nel paesaggio dei territori dell'Agro Aversano, tra Caserta e Napoli. Ma nel passato era diffuso anche nel veneto, emilia e altri luoghi infatti sia i Celti che gli etruschi usavano questo sistema di coltivazione chiamato dai Romani arbustum gallicum.

Il presupposto su cui si fonda questa tecnica colturale è rappresentato dal fatto che le viti non vengono sorrette da un palo, ma da un albero vivo, la cui specie è variabile. Nella scelta dell'albero che sostiene i tralci è necessario privilegiare gli esemplari che non modificano l'apparato radicale della vite, come gli alberi di acero campestre, il pioppo in parole povere ma non è inusuale utilizzare anche alberi da frutta.

La metodica di coltivazione è molto particolare e prevede l'applicazione di corde che vengono stese da un albero a quello adiacente. Di fatto è il vecchio concetto di vite maritata che deriva appunto dal metodo di collegamento tra le piante e gli alberi di pioppo, che rappresentano i supporti su cui vengono inserite le corde metalliche.
Nel nord d'italia l'alberata è quando una vite si collega ad una pianta singola, mentre si parla di piantata quando gli alberi utilizzati sono molti, nelle campagne aversane l'Alberata corrisponde alla Piantata

Si tratta di viti secolari e di grandi dimensioni, la cui disposizione consente loro di superare anche i dieci metri di altezza, arrivando a formare veri e propri muri di rami, foglie e grappoli d'uva. Una delle motivazioni che spinge allo sviluppo di questo tipo di coltivazione consiste nel fatto che le viti si sviluppano in altezza senza occupare il suolo, che può essere sfruttato per altre colture.

Queste imponenti colture vinicole ad alberata formano delle strutture del tutto simili a barriere verdi, la cui manutenzione segue criteri tutti particolari. La loro potatura viene realizzata seguendo un criterio spaziale finalizzato a promuovere uno sviluppo in altezza e non in larghezza inoltre Utilizzando alberi vivi e quindi ben inseriti nel terreno, le viti alberate possono godere anche di un'efficace protezioni nei confronti del vento, mentre foglie e rami dell'esemplare che le sostiene, sono di grande utilità nei confronti delle grandinate. La raccolta dei grappoli si effettua servendosi di scale a pioli strette e lunghe, estremamente leggere, in grado di essere trasportate senza fatica da un solo uomo. Questa scala chiamata Scalillo scalillo, riesce a scorrere lungo il percorso del verde muro di vigne senza alterarne la struttura. I recipienti entro cui vengono riposti i grappoli sono dei cesti in vimini di forma conica, il cui apice risulta particolarmente appuntito per essere in grado di conficcarsi nel terreno senza rovesciarsi durante la vendemmia quando essi vengono calati velocemente dallo scalillo.

Nel territorio di Aversa, la coltivazione ad alberata viene effettuata con il vitigno Asprinio, un'uva a bacca bianca con grappoli di forma conica, che si distingue per un sapore piacevolmente acidulato. In genere di terreno su cui vengono impiantate le viti ad alberata deve presentare un'elevata percentuale di minerali ed essere preferibilmente di origine vulcanica. La zona di Aversa avendo un terreno con una forte componente di tufo e di ignimbrite campana, è il luogo ideale per questo tipo di coltivazione in grado valorizzare di esaltare le caratteristiche organolettiche dei prodotti finali.

come sempre devo chiedere aiuto a voi conoscete altre zone dove si mantiene questa tradizione? e che vini mi consigliate?

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