Di Carletto Ancelotti e Cristiano Ronaldo sappiamo un po’ tutto. Uno è stato un grande centrocampista di Roma e Milan ed è un grandissimo allenatore con una grande feeling per la Champion. L’altro è considerato uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi e sicuramente uno dei due migliori ancora in attività. I due si sono conosciuti a Madrid, dove assieme hanno vinto la tanto attesa decima. Quello che forse non sapete è che entrambe sono grandi amanti del vino. E non solo. Tra loro c’è un gran rapporto di amicizia e reciproca stima fondato, noi vogliamo credere, anche sulla comune passione per il vino. Fatto sta che ogni anno, Carletto Ancelotti regala a Cristiano Ronaldo una bottiglia di vino. Lo ha fatto anche in occasione del suo 34 anno, quando Ancelotti era ancora allenatore del Napoli e CR7 giocava alla Juventus. La bottiglia è sempre la stessa. Sapete quel’è?
Il vino in questione ha un nome un po' strano o meglio che trae in inganno. Infatti, ha un nome italiano, ma, ahimè, italiano non è. Il vino è il Vega Sicilia Unico ed un vino spagnolo. Ma non solo… è anche detto il vino dei Re. Ma partiamo dal nome. Vega Sicilia è il nome della Cantina o in spagnolo della bodega. È una cantina storica. È stata fondata nel 1864 Don Eloy Lecanda y Chaves, che, dopo aver passato un lungo periodo nel Bordeaux per imparare l’arte di produrre vino in stile francese, tornò nella sua terra natia con un carico di barbatelle delle principali varietà francesi: cabernet sauvignon, merlot and malbec. Dopo anni di tentativi e prove, trovò finalmente il blend giusto, che dava il massimo risalto al Tempranillo, l’uva di casa. Tornando al nome della cantina, questa non ha nulla a che vedere con la Sicilia. Don Eloy Lecanda y Chaves non ha lasciato alcun documento scritto che spieghi il perché di Sicilia. Esistono due ipotesi. La prima fa riferimento al nome dell’antica proprietaria della collina dove sorgevano originariamente la maggior parte dei vigneti: Cecilia. La seconda si ricollega a Santa Cecilia, la protettrice dei musicisti, da cui hanno preso il nome molti dei villaggi della Castiglia e León, dove sorge la bodega. Più chiara, invece, è l’origine del nome Vega, che fa riferimento alla vegetazione tipica che cresce lungo le sponde del fiume Duero. La cantina, infatti, è inserita nella terroir della Ribera del Duero, a cui è stata attribuita la DOC dal 1982 (l’anno in cui l’Italia ha vinto i Mondiali di Spagna) e che è considerata una zone più vocate alla produzione di vini rossi spagnoli di qualità, tanto da essere considerata una degna contendente della Roja. (ne parleremo in un successiva pillola).
Il 1982 è un anno importante anche nella storia della cantina Infatti, dopo essere passata di mano in mano, nel 1982 è stata definitivamente acquista dalla famiglia Álvarez, che è parte del PFV (Primum Familiae Vini), un associazione di cantine a conduzione familiare la cui partecipazione è limitata a 12 unità (L’Italia è rappresentata da Antinori e Tenuta San Guido (Sassicaia)). Questo ha assicurato che non si sia badato a spese per mantenere la tradizione ed il lustro associati al nome Vega Sicilia, tra cui le bassissime rese, un'agricoltura a bassissimo impatto ambientale e attenzione quasi maniacale nella scelta delle uve.
E veniamo al Vino regalato da Carletto Ancelotti a CR7. L’Unico è il vino di punta della Cantina. È considerato un vino mitico per la sua capacità di invecchiamento infinita. La sua produzione è un po’ avvolta nel mistero. Ogni annata è interpretata in maniera sempre diversa e solo l’insindacabile giudizio dell’enologo della bodega lo mette in commercio, quando lo ritiene pronto ad affrontare i palati più esigenti. Come molti grandi vini, ci sono delle annate di Unico che non hanno mai visto il mercato perché non ritenute all’altezza degli esigenti estimatori che ogni anno si assicurano almeno una bottiglia di questo straordinario vino. Nel 90’ del secolo scorso non sono state vendute 3 annate di unico (92, 93 e 97). Se questo non bastasse, l’Unico fa almeno dieci anni di invecchiamento in barrique e in bottiglia prima di essere venduto nel mercato, quando la maggioranza dei Bordeaux sono venduti entro 30 mesi dalla vendemmia). Ogni anno vengono prodotte 100 k bottiglie di Unico. Questo significa che circa 1 milione di bottiglie restano ferme in cantina senza generare alcun profitto.
Il Vega Sicilia Unico si caratterizza per una vivacità di colore che sorprende per toni cromatici tra granato, rubino. Al gusto si contraddistingue per il combinarsi tra note erbacee del Cabernet e note fruttate di mirtillo, mora del tempranillo. Malgrado faccia molti anni in legno, i sentori terziari non sono mai invadenti perché è nella natura del tempranillo respingere gli eccessi di affinamento in legno, proprio perché così acido e tannico da tener testa all’attacco della dolcezza delle barrique.Il finale riesce a impressionare per una lunghezza lunghissima, stratosferica ed elegante. Il prezzo di questa bottiglia può variare a seconda delle annate da un minimo di 400€ fino a oltre i 600€.