Quando ero piccolo, era tradizione la domenica mezzogiorno, mangiare i tortellini in brodo a casa della nonna, e ancora adesso quando li mangio, il ricordo torna a quelle domeniche di tradizione
Ma a quel tempo non bevevo… o forse si!!! :)
Oggi, quando si presenta l’occasione, provo qualche buon accostamento, qui abbiamo dei tortellini di modena fatti a mano e qui abbiamo un lambrusco. Sapete che ce ne sono di varie tipologie ma nel modenese sono presenti il rosso Salamino, quello di Sorbara e naturalmente il Grasparossa. Viene prodotto praticamente in tutte le tipologie, rosso, rosato, frizzante, secco, amabile e pure passito…..è un pò come il raboso delle mie zone.
Il più delle volte è un vino profumato, facile, leggero quindi poco impegnativo….insomma adatto secondo me, ad un piatto come i tortellini in brodo. Questo è l’Otello di Cantina CECI, uno dei punti di riferimento vincitore di diversi premi, i profume e sentori di questo vino sono i classici di questo vino ma molto marcati... La mora il lampone... i frutti di bosco. Nello specifico ha 11 gradi e 30 gr/l di zuccheri molto ben bilanciati dai 7gr/L di acidità, fa una macerazione sulle bucce a bassa temperatura di 5/7 giorni, è un vino sicuramente da provare!
Ma voi sapete che la ricetta del tortellino e soprattutto del suo ripieno è una ricetta ben precisa che la Confraternita del Tortellino ha depositato presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna nel lontano 74.
Ma il tortellino ovviamente nasce nell’antichità tra bologna e Modena, probabilmente in ambiente povero, dove era usanza riciclare la carne avanzata dalle tavole dei nobili. Oggi il tortellino è fatto di pasta di pasta all’uovo, ovviamente fatta a mano ed un ripieno di lombo di maiale, mortadella, prosciutto crudo, parmigiano Reggiano e noce moscata, nulla a che vedere con i cappelletti romagnoli in cui differisce per forma e ripieno. ed è proprio la forma del tortellino nasce da una leggenda che narra fosse la forma dell’ombelico di Venere... qualunque sia la vera provenienza della forma, a me piacciono e li mangio anche spesso perché sono il piatto preferito da mia figlia.
COLORE
Rosso porpora con riflessi rubino
PROFUMO
Sentori complessi e avvolgenti di frutti di bosco, dalla fragola al lampone alla mora, e splendide note di viola sul finale.
GUSTO
Intenso, morbido e rotondo, presenta un grande equilibrio grazie a una piacevole freschezza e a un tannino mai aggressivo.
ABBINAMENTI
Perfetto per la cucina parmigiana nella sua più alta espressione, regala abbinamenti inaspettati con tanti piatti italiani e internazionali. Se si accompagna benissimo a salumi quali il prosciutto di Parma o il salame di Felino, bilancia d’altra parte in maniera perfetta un gran bollito o una pasta all’uovo ripiena.
Scheda tecnica
TIPOLOGIA
Vino rosso frizzante
DENOMINAZIONE
Lambrusco Emilia I.G.T.
VITIGNO
Lambrusco
GRADAZIONE
11% Vol
RESIDUO ZUCCHERINO
30 g/litro
ACIDITÀ TOTALE
7 g/litro
TEMPERATURA DI SERVIZIO
8°/10° C
FORMATI
Otello 0.75 l, Otellino 0.375 l, Magnum 1.5 l