Qual è la prima bevanda che vi viene in mente pensando alla Germania? Sì, anche a me viene in mente subito la birra. E quelle simpatiche cameriere che portano 5 o 6 boccali per mano all’oktoberfest a Monaco di Baviera. Eppure la Germania può dire la sua anche per quanto riguarda la produzione di vino.

Nonostante un clima non propriamente amichevole e temperature piuttosto ostili. Questo è infatti un territorio noto per la produzione di fantastici vini bianchi, dalle caratteristiche uniche dovute alle particolarità climatiche e geologiche del paese; da queste terre nascono vini che hanno un loro mercato e vantano addirittura dei primati a livello internazionale.

I tedeschi hanno ereditato l'arte della coltivazione dell'uva e produzione di vini addirittura dagli antichi romani, che hanno iniziato la coltivazione presso la riva sinistra del fiume Reno.

L'opera di produzione è stata portata avanti in seguito da Carlo Magno, in particolare in un'area piuttosto vasta che si sviluppava tra l'Alsazia e l'attuale città di Coblenza, nell’ovest della Germania.

La coltivazione enologica tedesca avrà degli alti e bassi fino intorno al 1800 quando cominciò a prendere corpo l'idea di far orbitare tutta la coltivazione dell'uva attorno al concetto di maturazione, individuando diverse intensità associate a bottiglie di vario tipo.

Questa tipologia di produzione rimane tutt’oggi. I viticoltori tedeschi, infatti, sono soliti distinguere le bottiglie in base a sei diversi stadi di maturazione dell'uva, che può dare vita a vini dal gusto e dall'intensità completamente diversa nonostante provengano tutti dal medesimo vigneto.

Se volete degustare qualche ottimo vino tedesco avete solo l'imbarazzo della scelta, partendo dai Kabinett, molto leggeri e poco alcolici, fino ad arrivare agli Eiswein, dal gusto molto concentrato, ricco di zuccheri.

Tra il 1950 e il 1990 la viticoltura tedesca ha subìto un profondo sviluppo, puntando verso la tipicità dei vini locali e verso le produzioni di alta qualità. Il clima tedesco non è propriamente favorevole alla viticoltura, ma questo non ha scoraggiato gli addetti ai lavori, che hanno escogitato un sistema per ottenere il meglio dai loro prodotti. I vigneti più importanti si concentrano tutti tra il 49esimo e il 51esimo parallelo, nei territori vicini ai confini con Francia e Svizzera, con vigneti e campi rivolti verso sud, in prossimità di fiumi o laghi, per cercare di beneficiare di un clima leggermente più mite e quindi più funzionale alla maturazione dell'uva. Poi ci sono anche altre zone di produzione nella parte est del paese, nei pressi delle città di Dresda e Lipsia.

 

In Germania si coltivano principalmente vitigni a bacca bianca, come il Riesling Renano, il Sylvaner, il Müller-Thurgau, il ghevurtztraminer  e altri incroci. Però non mancano anche alcune coltivazioni di vitigni a bacca nera.

Il clima non particolarmente caldo fa sì che la gradazione alcolica della maggior parte dei vini prodotti in Germania non sia particolarmente alta, assestandosi sempre fra i 7 e gli 11 gradi; il rovescio della medaglia è la longevità di questi vini, famosa in tutto il mondo così come la corposità del gusto e dell'aroma, che consente di utilizzarli per accompagnare numerosi dessert.

Ora cercherò di immaginare uno strudel alle mele e delle simpatiche cameriere che portano in ciascuna mano 5 o 6 calici di ottimo vino, magari bianco e frizzante o come dicono in germania Sekt.

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