Sempre più gli amenti del vino non si accontentano di degustarlo, ma vogliono viverlo nel territorio e a stretto contatto co i produttori. Ma chi garantisce la qualità di questa esperienza?

A giugno ha preso il via The Grand Wine Tour, un marchio, primo in Italia che garantisce uno standard qualitativo di eccellenza in materia di enoturismo.

Cultura del vino ed ospitalità diventano soci in un progetto innovativo. Questa associazione, che ovviamente ha lo scopo di promuovere l'enoturismo di qualità, si basa su due documenti fondamentali ai quali un'azienda deve assolutamente attenersi per utilizzare il marchio The Ground Wine Tour:

  1. Il manifesto, che determina i presupposti e l'unità di intenti per le aziende vinicole che vogliono aderire.

  2. La carta della qualità, documento che prevede una cinquantina di criteri di valutazione divisi in tre sezioni:

    1. Tour and Testing;

    2. Ristorante e ospitalità

    3. Vino.

La valutazione dell’azienda che vuole aderire è affidata ad un organo tecnico, che ne verifica idoneità e conformità tramite ispezioni in cantina e assegnazione di punteggi ai vari servizi relativi all'enoturismo.

Per ora, le aziende aderenti sono 19.

Cosa dire di questa iniziativa?
Ottima! Ben venga ogni iniziativa che promuova la qualità. Ma attenzione a non fare confusione e tralasciare quelle realtà che, anche se non prevedono un'offerta enoturisitca completa, vale la pena visitare.

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