Durante l’evento "Gli Svitati", abbiamo avuto il piacere di confrontarci con Michele di Stelvin, protagonista di una chiacchierata illuminante sul tema del tappo a vite. Un sistema di chiusura che, se un tempo era associato solo ai vini da supermercato, oggi si rivela un alleato tecnologico e stilistico per produttori ambiziosi e consapevoli.
Il tappo a vite non è solo pratico: è una scelta strategica per chi desidera preservare perfettamente il vino e i suoi aromi, mantenendo nel tempo la visione enologica del produttore. Questo è possibile grazie a:
Controllo dell'evoluzione in bottiglia, personalizzabile attraverso diverse tipologie di guarnizioni;
Passaggio di ossigeno calibrato, misurabile in milligrammi per anno, fondamentale per la corretta maturazione del vino;
Neutralità assoluta del materiale, che evita qualsiasi deviazione organolettica;
Omogeneità tra bottiglie, difficile da ottenere con altri sistemi di chiusura.
Un aspetto spesso sottovalutato è proprio questo: il tappo a vite consente un'evoluzione controllata, senza compromettere la freschezza e la complessità aromatica del vino nel tempo.
Oltre alla componente tecnica, anche il Design del Tappo gioca un ruolo importante. La capsula in Alluminio Allungata consente personalizzazioni creative che possono rafforzare l'identità visiva del brand e migliorare la percezione del prodotto.
Come ci ha raccontato Michele, oggi il tappo a vite è utilizzato anche in mercati di riferimento come l’Australia, dove rappresenta oltre il 70% delle chiusure, dimostrando una tendenza globale sempre più orientata alla praticità, alla sicurezza e alla coerenza qualitativa.
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