Uno dei vitigni aromatici più conosciuti è sicuramente il Gewurztraminer e, quando si pensa a questo vitigno o all’omonimo vino che se ne ricava, si pensa subito all’Alto Adige. Di fatto è caratteristico di quella zona ma, anche se fino a poco tempo fa lo si considerava autoctono, recentemente si è scoperto che è più corretto definirlo “ALLOCTONO”.
In molti testi ancora, come città natale di questo vitigno si fa riferimento a Termeno, paese in provincia di Bolzano ma, in un convegno tenutosi qualche anno fa proprio a Bolzano, se non sbaglio era giugno 2011, il professor Attilio Scienza, citando documenti quasi millenari, attribuisce l’origine del Gewurztraminer alla zona del Platinato nella valle del Reno. A seguito di studi genetici poi sembrerebbero parenti stretti anche il Riesling, il Sauvignon e il Sylvaner.
Quello che non è stato definito invece è quale fosse quel vitigno che nel medioevo veniva coltivato a Termeno e chiamato Traminer anche se, in alcuni documenti del 1500 si fa riferimento ad un vitigno chiamato “lagarino bianco”. Il nostro attuale Gewurztraminer, quella pianta che produce un’uva che quand’è matura ha un bellissimo colore rosa, sarebbe arrivata nel XIX sec
Il mio punto di vista è che, italiano o tedesco, rappresenta alla grande l’Alto Adige. Aziende che lo producono come piace a me sono Peter Zemmer, Erste + Neue e Kaldaro ma questa regione vanta qualità media molto alta quindi non è difficile trovarne di buoni.
Quando aprire una bottiglia di Gewurtraminer? Beh…ogni volta che se ne ha voglia!! Scherzi a parte a me piace moltissimo in aperitivo o abbinandogli del pesce crudo.