Sono Matej Fiegl, oggi ci troviamo a Oslavia. Siamo sulle prime pendici del Collio, per chi arriva da Gorizia. La mia è una famiglia storica.

Stiamo producendo vino già dal 1782, sempre in quel di Oslavia. Siamo in tanti in famiglia, perché siamo in sette, lavoro non manca, ce n'è per tutti. Oslavia è un paese che si trova all'estremo nord-est d'Italia. Infatti, a poche centinaia di metri dalla cantina, c'è il confine con la Slovenia. Oslavia è conosciuta per i vini, ma è tristemente conosciuta anche per la storia tragica della Prima Guerra Mondiale. Eravamo proprio l'epicentro, eravamo in prima linea. Questo ha comportato anche un notevole cambiamento del paesaggio e dell'economia del paese, in quanto laPrima Guerra Mondiale ha spazzato via tutto, anche l'agricoltura. Anche la viticoltura ne ha risentito e abbiamo perso parecchie varietà autoctone.

Come famiglia produciamo circa 150.000 bottiglie. La produzione è per un buon 70% di vino bianco, in quanto il Collio e il Friuli Venezia Giulia sono conosciuti per i vini bianchi, ma negli ultimi anni dobbiamo dare atto ai viticoltori, ma anche a noi stessi, diaver iniziato a produrre dei rossi molto interessanti, il merlot su tutti, in quanto il merlot ama l'argilla.

I vitigni autoctoni di Oslavia e del Collio sono la Ribolla Gialla, per quel che riguarda Oslavia, la Malvasia Istriana e il vecchio Tocai friulano.

Dopo la Prima Guerra Mondiale noi abbiamo avuto l'introduzione dei cosiddetti vitigni internazionali. Ormai
li consideriamo a tutti gli effetti dei nostri vitigni. Il Pinot di Grigio ha creato il Collio, ha creato il Friuli del Vino. Le più grandi soddisfazioni, ultimamente, le abbiamo con con il Sauvignon, senza logicamente dimenticare lo Chardonnay. Il vitigno che ci rappresenta di più è la Ribolla Gialla e nella prossima puntata lo andremo a scoprire con Mauro.

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