Oggi ci troviamo a Colle Val d'Elsa ad assaggiare un super Ribollito. L’azienda vinicola che lo produce è  Il Drago e la Fornace.

 

C'è una leggenda sotto a questo nome. La fornace è legata a questa piccola cittadina che si chiama Santa Maria della Fornace, a Colle Val d'Elsa, in provincia di Siena, dove molto tempo fa arrivò un drago. Era un drago buono, che veniva mandato via da tutti, fino a quando un contadino lo assunse per lavorare alle fornaci.

 

L’azienda è stata fondata da due designer, che hanno deciso di spostarsi in questa zona, acquistando 30 ettari e cominciando a fare del vino, e dedicando molta attenzione ai particolari (come ad esempio le etichette).

 

La tecnica con cui viene prodotto questo vino è quella del governo all’uso toscano. È una tecnica che assomiglia leggermente al nostro ripasso. Funziona così: durante la vendemmia, una parte dell'uva resta ad appassire, in questo caso del nostro vino fa circa 40 giorni, 6 settimane, una parte dell'uva invece viene pigiata e viene fatto il vino normalmente. Quando il vino ha finito di fermentare, viene aggiunta quella parte dell'uva passita intera dentro al nostro vino. E là riprende una rifermentazione, si forma del gas che liberandosi fa fare la bolla al vino e quindi si ha quest'effetto ottico di bollitura, e quindi questo ribolla un'altra volta.

 

Degustazione: Al naso è qualcosa di spettacolare e coinvolgente, è ampio e complesso. Non è per niente invadente, non è per niente aggressivo, non è per niente alcolico, e ha questi profumi morbidi da frutti rossi, da panna cotta.

 

È un vino che passa dall’acciaio direttamente alla bottiglia, infatti questo è un 2019.

 

Al gusto è estremamente morbido ed è estremamente equilibrato. Ritornano queste note dolci, questa nota di frutta rossa matura, e anche un po' di vaniglia. È un vino veramente delicato.

 

Abbinamento: carne, ribollita ma anche un pecorino stagionato.

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