Dal primo gennaio 2021 è entrato sul mercato il Prosecco Rosé DOC, che è già diventato un vino di tendenza!

Inizialmente il Prosecco Rosé Doc è stato accolto in maniera molto molto critica, perché sembrava una mera operazione commerciale. In realtà è un vino molto particolare e alquanto singolare.

Oggi noi vi presentiamo questa chicca, prodotta dai fratelli Biasiotto, Andrea e Tatiana, dal nome Tatì, in una versione extra brut. Loro sono di Vas, che è vicino a Valdobbiadene, ma i loro vigneti sono in Friuli.

È prodotto con il 90% di Glera, che è appunto il vitigno del prosecco, e il 10% di Pinot. Ciò che lo caratterizza è la morbidezza, la rotondità.

Il processo produttivo di questo vino non è proprio semplicissimo. Dopo almeno 60 giorni di seconda rifermentazione obbligatoria, il prodotto passa in mano ad un ente che lo preleva e decide se questo può conquistarsi la fascetta della Doc oppure no.

La prima impressione è che al naso è di una delicatezza spaventosa. È molto fruttato; spicca fra i tanti, il profumo del fiore di pesco.

Il colore di questo vino è bellissimo, passa da un rosa antico, a un oro tendente al rosso.  

Andando a degustarlo la cosa che stupisce è che è caratterizzato da una dolcezza, nonostante sia un extra brut e abbia solo 5 grammi/litro di zuccheri. Qua parliamo di morbidezza più che di dolcezza, perché di fatto non ha questi spigoli e non ha soprattutto quel tono finale leggermente amarotico che spesso si trova nell'extra brut in versione bianco.

Accostamenti: Un’insalata di pesce, un piatto freddo estivo, dei salumi, con del sushi o con la pizza.

Questo Prosecco DOC Rosè è prodotto sia in versione classica, da 0,75l, che in versione magnum, da un litro e mezzo.

Per maggiori Info clicca sul link: https://www.acinonobile.it/cantina/16/azienda-agricola-biasiotto-vini-e-spumanti.html

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