Benvenuti alla terza e ultima puntata con Max Menetti, allenatore della De Longhi Treviso Basket, dedicata alla meditazione.
Ci accompagnerà in questa occasione il Merlino, un Lagrein fortificato con del Brandy, prodotto dalla cantina Pojer e Sandri.
Questo vino ha un’alcolicità di 19 gradi, e una lavorazione di quasi 15 anni.
Con un prodotto del genere la meditazione ha un altro sapore.
L’intervista:
Dario: «Sei un “meditatore”? Ti capita spesso di meditare?»
Max Menetti afferma: «Sarei agevolato se avessi sempre prodotti di questo livello, però sì insomma direi che per me la meditazione è sia prima di una partita, perché è il momento della grande concentrazione, che si prepara la performance, ma soprattutto la meditazione credo che sia finite le partite, ecco il momento dove, al di là della vittoria o della sconfitta, con calma, si cerca di trovare l'equilibrio giusto per trovare dei motivi di discussione e soprattutto mettersi in discussione, che questa è una cosa molto importante.»
…
Dario: «Com'è essere equilibrato in campo come allenatore o per una squadra equilibrata? Qual è il segreto?»
Max Menetti: «Beh è un grande segreto hai ragione, sono quelle chimiche, quelle magie, che poi fanno le squadre tutte uguali oppure le grandi squadre di successo. L'equilibrio per l'allenatore credo che sia la qualità più importante di tutte, per mille cose, per quelli che sono i rapporti con i giocatori, con la società, con la stampa, soprattutto per le tensioni e le pressioni che ha un lavoro come il nostro che comunque è sempre sul filo del rasoio. E per quanto riguarda i ragazzi è un po' come creare questi prodotti, nel senso di dosare le cose, mettere insieme le cose. Poi c'è anche credo quella dose di magia che si crea anche a volte casualmente, magari anche con delle cose che non stanno propriamente insieme, perché poi anche tanti vini immagino, tanti nostri prodotti italiani, vengono messi insieme anche casualmente, e però è una magia l'equilibrio delle cose, dei fattori, di giocatori, e di caratteri soprattutto.»
