Oggi parliamo del Manzoni! Ovviamente non mi riferisco ad Alessandro, ma a Luigi, che, di certo, non era un poeta ma bensì un professore e Preside della scuola enologica di Conegliano, nonché autore di alcuni noti incroci noti appunto come incroci manzoni.

 Che cos'è un incrocio? E' semplicemente la fecondazione di un fiore di una tipologia di uva con il polline di un'altra. Quello che ne nasce è una nuova varietà d'uva con caratteristiche simili ai due genitori.

Quello più conosciuto e diffuso è l'incrocio Manzoni 6013, chiamato anche semplicemente Manzoni Bianco ed è un incrocio del Riesling per Pinot Bianco. Il vino che si ricava da quest'uva è un vino abbastanza fine ed elegante e solitamente ha una discreta gradazione ed una buona acidità. In sostanza, può essere usato, per la sua facilità di beva, come un salva situazione.

Tra gli altri, mi sento di citarne altri due, che a me piacciono molto: il 2.15 che è un rosso ottenuto da Glera per Cabernet Sauvignon. Vino che di solito si presenta equilibrato e deciso; il 13025 che è Raboso Piave per Moscato d'Amburgo. Un rosato chiamato Manzoni Moscato solitamente spumantizzato, dolce con delle proprietà che permettono degli abbinamenti come, ad esempio, il tiramisù. Altra caratteristica che di solito hanno gli incroci Manzoni, anche se non riguarda note gusto-olfattive, è il buon rapporto qualità prezzo.

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