In un evento dall’atmosfera quasi surreale, l’imprevedibilità ci ha guidati verso un’esperienza unica: una Degustazione alla Cieca fuori dagli schemi. Ci siamo ritrovati davanti a un vino che, fin dai primi sentori, ha saputo conquistare per equilibrio, acidità e finezza.
Il vino degustato, svelato solo alla fine, è un Brut Rosé in formato 3 litri di Pojer e Sandri, iconica cantina del Trentino. Le sensazioni percepite durante l’assaggio rivelavano già una composizione raffinata, con Pinot Nero in evidenza, ma armonizzato dalla presenza di Chardonnay e Pinot Bianco.
La vinificazione in Vecchie Barrique e la cuvée di due annate conferiscono al vino un carattere complesso e distintivo, senza mai perdere la sua identità elegante e territoriale.
Durante la degustazione sono emerse note saline, fruttate e una sorprendente acidità, caratteristiche che hanno fatto pensare subito a un vino trentino di altitudine. E in effetti, così è stato. La firma di Pojer e Sandri si riconosce nella capacità di bilanciare Struttura e Leggerezza, regalando un sorso dinamico e persistente.
La presenza del Pinot Nero, spesso più marcata in purezza, qui è stata definita come “ingentilita”: un termine che ben descrive l’obiettivo del blend. L’aggiunta di Chardonnay e Pinot Bianco dona freschezza, eleganza e lunghezza, trasformando il Brut Rosé in una bottiglia da ricordare.
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